Dall’accesso al corso alle opportunità di lavoro. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla nuova laurea triennale dell’Università della Calabria.
Il nuovo bando d’ammissione dell’Unical permetterà ai diplomati di scegliere tra corsi tradizionali, di nuova attivazione e corsi che sono stati rinnovati nel percorso e negli obiettivi formativi. Tra i nuovi corsi istituiti c’è quello in Tecnologie del Mare e della Navigazione (L-28).
Cosa si studia in questo corso?
Il corso forma tecnologi esperti nella gestione delle fasce costiere, delle aree portuali e delle navi, con lo scopo di fare acquisire agli allievi conoscenze e competenze necessarie ad utilizzare tecniche e strumenti in uso nel settore del monitoraggio marino, portuale e della navigazione, e di avviarli ad operare in contesti lavorativi marittimi, portuali e della tutela del mare, ad operare durante interventi di soccorso in mare di imbarcazioni alla deriva e naufraghi e di disastri ambientali per sversamento di inquinanti in mare. È prevista una stretta integrazione tra trasmissione dei contenuti teorici in aula e fasi applicative in laboratorio marino e tirocini sulle navi.
A che tipo di studente si rivolge questo corso?
Diplomati/e degli istituti di istruzione secondaria superiore di durata quinquennale e chi possiede altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo. Candidato/a ideale è chi dimostra interesse verso l’ambiente, gli ecosistemi marini, le economie legate al mare ed alla navigazione.
Cosa c’è di innovativo nel corso di laurea?
Il corso di laurea triennale in “Tecnologie del Mare e della Navigazione”, con un approccio trasversale orientato alla sostenibilità, mira a formare figure professionali capaci di attuare efficaci ed efficienti processi tecnici, giuridici ed economici di gestione delle fasce marino costiere, dei porti e delle navi, delle diverse attività della economia del mare, e di avviarli ad operare in contesti lavorativi marittimi e portuali, sia pubblici che privati.
Quali sono gli sbocchi professionali dopo la laurea?
Tecnologo per la gestione delle navi, dei porti e delle fasce costiere (in contesti pubblici e privati: compagnie di navigazione, imprese di logistica e trasporto marittimo, della cantieristica navale e del turismo nautico, autorità di sistema portuale, enti per il controllo e la gestione dell’ambiente marino). Tutti i ruoli a cui può accedere la gente di mare in possesso del titolo di tecnologo: comandante, capitano e ufficiale di navigazione e direttore, capitano e ufficiale di macchina.
Porti, cantieri navali, aziende del settore nautico. Chi può accogliere i neolaureati in Tecnologie del Mare e della Navigazione? Esiste una filiera sul territorio?
Le opportunità che lo sviluppo dell’economia del mare offre alla realtà locale calabrese e alle istanze che provengono dal tessuto produttivo, nonché dall’opportunità di utilizzare le potenzialità di un’area di circa 800 Km di linea di costa a forte vocazione turistica e marittima, sono caratterizzate dalla presenza del porto di Reggio Calabria e Villa San Giovanni (appartenenti all’Autorità di sistema portuale dello Stretto che garantiscono il trasporto delle persone e delle merci nello stretto di Messina e verso il Mediterraneo), dell’Autorità di sistema portuali dei Mari Tirreno e del Basso Jonio (per il controllo dei porti di Gioia Tauro, Corigliano, Crotone, Palmi e Vibo Valentia) e in particolare del Porto di Gioia Tauro, che è il più grande terminal per il transhipment presente in Italia e nel Mediterraneo. La filiera della economia del mare in Calabria incide per il 4,4% degli occupati e per il 5% dell’intero valore aggiunto.
Sono previste attività di tirocinio all’estero o stage presso aziende o enti italiani?
È prevista una stretta integrazione tra i contenuti teorici in aula e le fasi applicative in laboratorio marino e tirocini e stage sulle navi, oltre che presso aziende o enti italiani ed esteri. In particolare, per la formazione degli ufficiali di navigazione si prevedono, per ogni anno accademico, fino a quattro mesi di attività teorico-pratiche, da svolgersi su navi in effettiva navigazione, in accordo con i requisiti previsti dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
Come si accede al corso?
Si partecipa ad un concorso i cui requisiti sono riportati nel bando di ammissione anticipata (a marzo, consigliato anche agli iscritti all’ultimo anno delle superiori per assicurarsi il posto, che prevede il Tolc – Test OnLine CISIA), nel bando standard (luglio/agosto) e nel bando di ammissione posticipata (settembre/ottobre) se ci sono ancora posti disponibili. Alla pubblicazione della graduatoria definitiva, gli ammessi possono immatricolarsi, pagando la prima rata tasse.
Quanti sono i posti previsti?
Possono iscriversi 150 studenti ogni anno (dei quali 75 nell’ammissione anticipata).
Che lauree magistrali offre dopo la triennale?
Ingegneria per l’ambiente e la sicurezza del territorio.
Ulteriori dettagli sono disponibili al sito diam.unical.it.