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  • Vela a Reggio Calabria: un investimento turistico ed economico

    Vela a Reggio Calabria: un investimento turistico ed economico

    Al via un intenso programma di attività nello specchio d’acqua antistante il lungomare Falcomatà. Da progetti rivolti a persone disabili alla 36esima edizione della Mediterranean Cup. Il tutto in armonia con l’ambiente.

    Facendo due passi sul Lungomare di Reggio Calabria e guardando lo specchio d’acqua di un azzurro brillante si notano quasi giornalmente delle piccole vele, gli Optimist, sempre più numerose che “arredano” lo spettacoloso scenario dello Stretto. La vela è divenuta un tutt’uno con la città e, ogni giorno, si arricchisce il calendario delle manifestazioni e dei meeting che hanno per tema questa disciplina sportiva.

    Nei giorni scorsi, dal 14 al 16 ottobre, si è svolto nell’impianto del Circolo Velico La vela per tutti, un progetto per la disabilità con la partecipazione del Cip dell’INAIL, della Università Mediterranea, del New Sport Accademy e della Federazione Scout.

    Nei giorni che vanno dal 22 al 27 ottobre si svolgerà un corso di istruttore di altura itinerante per Yacht e Reggio e le sue acque saranno il centro geografico di questa grande opportunità.  Il corso inizierà con due maxi yacht di Palermo e Crotone, su cui saranno imbarcati i corsisti che si ritroveranno, dopo un giorno di navigazione nello Jonio e nel Tirreno, al Porto di Reggio Calabria. Su Reggio si svilupperà il corso delle due flotte nei locali del Velico.

    Dal 30 Ottobre, inizierà la kermesse velica con la Mediterranean Cup giunta alla 36° edizione con 120 imbarcazioni iscritte da tutta Italia e da Malta.  Questo importante e storico meeting della vela giovanile della classe Optimist, è sotto l’egida della Federazione Italiana Vela. Quest’anno è organizzata da un Comitato composto da istituzioni come la Regione Calabria, il New Sport Accademy, il Circolo Velico e la Federazione Scout del Mare.

    Nei giorni che vanno dal 30 ottobre all’1 novembre si potrà visitare il Villaggio della vela con l’esposizione dei prodotti “made in Calabria”. Il tutto, curato nei media con la registrazione e diffusione di interviste, messaggi e commenti dei visitatori sul tema della “bleu economy”. Tutto sotto il vigile apporto dei cultori dell’ambiente che, volontariamente cureranno la bonifica dell’habitat e dell’arenile. A questa fase possono collaborare cittadini e associazioni sensibili alla cura ambientale e alla bellezza e fruibilità dei luoghi.

    Non ha fine questo intenso programma, nato fuori dalla stagionalità balneare, infatti, la Federazione Italiana Vela con la classe AICO dal 3 a 7 Novembre, nella base nautica del Circolo Velico, ha organizzato un “raduno” di allenamento di 16 timonieri provenienti da tutta Italia per vagliare le condizioni uniche di mare e correnti presenti nello Stretto.

    Esperienza che non può mancare ad ogni velista di livello nazionale e internazionale. La Vela è divenuta un momento di incontro tra le realtà produttive e imprenditoriali e turistiche del territorio. L’obiettivo è quello di allacciare sinergie commerciali a lungo termine e creare possibilità concrete di sviluppo per il capoluogo e il suo hinterland. Tutto attraverso la Vela, naturalmente, e in armonia con l’ambiente.

  • Barche a vela: le novità del salone nautico di Genova

    Barche a vela: le novità del salone nautico di Genova

    Anteprima italiana per 15 nuovissime barche a vela esposte a Genova dal 22 al 27 settembre.

    Dufour 37

    Anteprima italiana per l’ultimo nato in casa Dufour, uno yacht performante e spazioso. A bordo del 37 sono state introdotte quelle importanti innovazioni che hanno contribuito al successo del Dufour 470: la disposizione della delfiniera, le grandi vetrate su tuga e murate, la distribuzione degli spazi esterni che agevolano gli spostamenti sul ponte della barca. Per la notte due o tre cabine.

    Lunghezza: 10,77 m; Larghezza 3,80 m; Superficie velica: 60 mq

    Dufour 37

    Grand Soleil 40

    Si caratterizza per una posizione arretrata dell’albero (come sul GS 44) che ha permesso a Nauta Design di sviluppare un piano di coperta funzionale sia per la crociera sia per la regata. Le linee d’acqua del cruiser-racer sono invece firmate da Matteo Polli. Il tutto con l’obiettivo, da parte del cantiere, di replicare la vittoria del GS 44 al Mondiale ORC 2022. Per gli interni è proposto in due versioni: con tre cabine e un bagno che offre più spazio nella armatoriale oppure con tre cabine e due bagni. Due versioni con la costante della grande cucina a murata che si sviluppa su 2,6 metri di lunghezza.

    Lunghezza: 11,90 m; Larghezza: 4,07 m; Superficie velica (randa più fiocco autovirante): 84 mq

    Grand Soleil 40

    Neo 430 Roma

    La firma è di Giovanni Ceccarelli e la costruzione in fibra di carbonio di Neo Yachts & Composites. È il Neo 430 Roma, novità che il cantiere fondato da Paolo Semeraro presenta insieme al più grande Neo 570c. Ha il ponte di coperta che presenta a prua delle svasature che richiamano gli Open oceanici. Una soluzione che permette di abbassare il baricentro della barca e di migliorare i flussi dell’aria sulle vele di prua. Sottocoperta, classica cabina con letto a V a prua, due doppie, dinette trasformabile e bagno. Due gli allestimenti proposti: lifting keel (optional la movimentazione senza sistema idraulico) e doppi timoni e la versione con chiglia fissa e singolo timone.

    Lunghezza: 13,60 m; Larghezza: 4,06 m: Superficie velica: 105 mq

    Neo 430 Roma

    Sun Loft 47

    Una versione tutta nuova del Sun Loft 47 di Jeanneau, quella che Kiriacoulis Italia presenta a Genova. Questa volta il particolarissimo ibrido creato dal cantiere francese, unendo le qualità di un monoscafo e quelle di un catamarano, si presenta con l’allestimento degli interni che alla cabina armatoriale abbina cinque cabine ospiti oltre a quella dello skipper. Una soluzione che affianca a quella standard con sei cabine ospiti, più la zona per lo skipper e che apre nuove possibilità di utilizzo nel settore del charter.

    Lunghezza: 14 m; Larghezza: 4,90 m

    Sun Loft 47

    IY 12.98

    Porta la firma di Maurizio Cossutti, la novità di Italia Yachts che fa il suo debutto italiano alla 62esima edizione del nautico di Genova. Una novità che in qualche modo conclude la stagione 2022 che per Italia Yachts ha significato fin qui due titoli mondiali con ben cinque barche nelle prime cinque posizioni nella classifica iridata ORC. All’esterno da segnalare la coperta sgombra da ostacoli grazie alle manovre rinviate sottocoperta e gli osteriggi a filo, mentre gli interni si distinguono per la ricerca della leggerezza e del comfort.

    Lunghezza: 14,30 m; Larghezza: 3,95; Superficie velica: 115 mq

    IY 12.98

    Hanse 460

    Per questo progetto il cantiere ha affidato la matita allo studio francese Berret-Racoupeau che ha creato un perfetto connubio tra crociera e sportività. Il piano di coperta, il pozzetto dedicato agli ospiti con doppio tavolo e le due timonerie sono le caratteristiche esterne a cui si aggiunge lo specchio di poppa a ribalta per offrire, all’occorrenza, un’ampia plancetta di poppa. Gli interni, illuminati anche dalle finestrature a murata, possono ospitare fino a 10 cuccette.

    Lunghezza: 14,60 m; Larghezza 4,78 m; Superficie velica: 114 mq; Motorizzazione: 57 Cv

    Hanse 460

    Dehler 46SQ

    Altra ammiraglia di flotta Il nuovo Dehler 46SQ mostra subito il nuovo approccio del cantiere con le grandi finestrature incassate nello scafo alle quali sono state aggiunte due ulteriori finestrature sulla tuga che inondano di luce gli ambienti interni. In coperta è possibile installare un roll bar sul quale montare la rotaia della randa per liberare il pozzetto dalle manovre. Come chiglia si può optare per la Standard (2,25 m) o la Competition (2,58 m).

    Lughezza: 14,94 m; Larghezza: 4,38; Superficie velica: 116 mq

    Dehler 46SQ

    Elan E6

    L’Ammiraglia della E-Line Perfomance porta due firme d’eccellenza: quella dello studio inglese Humphreys Yacht Design per le linee d’acqua e quella di Pininfarina per l’exterior design. Ha un piano di coperta e un’organizzazione delle manovre che permette la navigazione anche con equipaggio ridotto. In pozzetto dispone di ampi spazi dedicati al convivio. All’interno sono previsti tre o quattro cabine servite da due locali bagno.

    Lunghezza: 15,30 m; Larghezza: 4,49 m; Superficie velica: 120 mq

    Elan E6

    Solaris 50

    È il risultato di un lungo lavoro di ricerca e progettazione di nuove linee il Solaris 50 che il Cantiere di Aquileia presenta in anteprima. Grazie alle nuove linee e al maggior spazio ottenuto a poppa, è stato possibile allestire un garage con accesso longitudinale. Il pozzetto, può essere allestito con uno o due tavoli mentre gli interni, oltre alla soluzione 3 cabine-2 bagni, possono essere organizzati con un terzo bagno e la cucina lungo la murata di dritta al posto del classico divano di fronte alla dinette.

    Lunghezza: 15,50 m; Larghezza: 4,78 m; Motorizzazione: 50 Cv (optional 75 Cv)

    Solaris 50

    Oyster 495

    È il piccolo della gamma ma pieno di novità. Ultima collaborazione di Humphreys Yacht Design con Oyster Yachts, il 495 riassume le qualità delle linee d’acqua dello studio inglese abbinandole a una serie di soluzioni all’insegna del comfort e, con il deck saloon, del contatto diretto con il mare. La tuga panoramica e il piano di calpestio della dinette interna rialzato offrono una perfetta visuale sull’esterno che si abbina a una organizzazione della coperta priva di ostacoli con il pozzetto ben diviso tra zona di manovra e quella dedicata agli ospiti e al relax. Come tutti i modelli del cantiere è votato alle lunghe navigazioni, grazie anche i notevoli volumi interni organizzati con il living centrale e due cabine matrimoniali a prua e a poppa e con una terza cabina singola.

    Lunghezza: 16,10 m; Larghezza: 4,77; Superficie velica di 120 mq

    Oyster 495

    Neo 570c

    Il cantiere Neo Yachts & Composites partecipa per la prima volta al Salone Nautico di Genova con due dei suoi perfomance cruise a cominciare dal fresco di varo Neo 570c. Dotato di lifting keel (4,20-2,80 metri di pescaggio) e con una superficie velica di 184 mq il Neo 570c è un progetto di Carkeek Design Partners. L’armatore del primo esemplare ha voluto gli interni organizzati con, a poppa, due cabine armatoriali entrambe con bagno privato e doccia. Nel living a centro barca volumi occupati di divani/cuccette, il carteggio e la cucina. A prua un open space trasformabile. Oltre a questa versione più orientata alla regata il Neo 570c è disponibile anche nella versione tre cabine e tre bagni.

    Lunghezza: 17,50 m; Larghezza 5,30

    Neo 570c

    Swan 55

    Esordio a Genova per il nuovo Swan 55 firmato da Germán Frers. Ha linee d’acqua sviluppate in oltre due anni di ricerca. Il risultato è uno scafo che anche sbandato mantiene intatte, grazie anche ai doppi timoni, tutte le sue qualità velocistiche e di stabilità. Pozzetto come su tutti gli Swan accuratamente studiato per facilitare le manovre e assicurare il massimo comfort degli ospiti e una piattaforma di poppa extra-lunga, una novità per sloop di queste dimensioni. Gli interni sono proposti, oltre che con un ampio living, con tre cabine doppie alle quali è possibile aggiunge una cabina equipaggio o una zona di stivaggio.

    Lunghezza ft 17,75 m; Larghezza: 5 m

    Swan 55

    Oceanis Yacht 60

    La nuova ammiraglia della flotta “Yacht” di Beneteau è caratterizzata da una tuga bassa e integrata sulla coperta con lunghe finestrature laterali. Le due timonerie sono dotate di alcuni sistemi che consentono di controllare tutti i dispositivi di bordo. Gli interni si sviluppano attorno al quadrato con una zona pranzo comoda per sei persone, zona carteggio e una cucina che si sviluppa a tutto baglio. Tre le cabine con armatoriale a prua e due matrimoniali a poppa.

    Lunghezza: 18,80 m; Larghezza: 5,3 m; Superficie velica: 138 mq; Motorizzazione: 150 Cv

    Oceanis Yacht 60

    Yachts 65

    Nuova ammiraglia anche per il cantiere Jeanneau che fa esordire il suo Yachts 65 proprio a Genova. Viene proposto in due versioni non solo di allestimento degli interni ma anche per l’organizzazione della coperta e del pozzetto: classico e aperto oppure riparato di un T-Top rigido e bimini. I grandi volumi interni sono illuminati dalla luce che attraversa le finestrature laterali. I due allestimenti previsti, entrambi declinati su tre cabine, offrono la possibilità di avere l’armatoriale a prua o a poppa e di trasformare una cabina laterale in armadio o di arredarla con una cuccetta aggiuntiva. Previsti due piani velici così come la scelta del peso di chiglia.

    Lunghezza: 20,45 m; Larghezza: 5,51 m; Superficie velica: 88 mq (randa avvolgibile)/105 mq (randa full batten) + fiocco autovirante: 80 mq

    Yachts 65

    Grand Soleil 72

    Le linee filanti della coperta, la finestratura della tuga che assieme quelle incassate nello scafo illuminano gli interni, il grande pozzetto-ospiti e l’ampio ponte libero a poppa delle timonerie, sono gli elementi che caratterizzano la nuova ammiraglia del Cantiere del Pardo. Il living è composto da una zona conversazione e zona pranzo, mentre la zona notte è suddivisa tra l’armatoriale disposta a prua e le due dedicate agli ospiti.

    Lunghezza: 23,75 m; Larghezza: 6,20 m; Superficie velica: 320 mq; Motorizzazione: 150 Cv

    Grand Soleil 72

  • Eolie in barca a vela: guida pratica alla crociera

    Eolie in barca a vela: guida pratica alla crociera

    Fenomeni vulcanici straordinari, calette da sogno, tramonti infuocati, mare cristallino, camini e percorsi sottomarini sono il biglietto da visita di questo arcipelago di origine vulcanica di incomparabile bellezza. Ecco le dritte e i consigli pratici per una crociera all’insegna della sicurezza e del relax nei luoghi più belli delle isole.

    Leggenda vuole che furono identificate dagli antichi con l’Eolia omerica, l’isola dove abitava Eolo, signore dei venti, che Zeus gli aveva dato in custodia. Oggi, invece, vengono identificate come le “sette sorelle”. Sette isole che, ognuna con la propria peculiarità, hanno reso unico questo arcipelago, ormai, patrimonio dell’umanità. Navigare in questo lembo di Mediterraneo non è quindi una semplice crociera, ma un viaggio nel tempo che porta alla scoperta di luoghi e scenari meravigliosi. Gli elementi – acqua, aria, terra e fuoco – si intrecciano come per magia e diventano un tutt’uno: le isole Eolie.

    L’itinerario (in breve)
    A dispetto della legenda, nel periodo estivo il vento non spira forte, anzi, generalmente le isole sono accarezzate da brezze leggere. La rotta della crociera può quindi essere tracciata e seguita senza essere modificata. Prima di affrontarla, però, è buona norma prendere nota dei punti di fonda alternativi, ovvero quelli ridossati (riparati da mare e vento), non solo per motivi di sicurezza ma semplicemente per trascorrere la vita di bordo con maggiore comodità.

    Il “nostro” giro dell’arcipelago è percorso in senso antiorario, seguendo una rotta che si snoda lungo 140 miglia e fare subito prua, partendo da Capo d’Orlando, sulla vicina Vulcano. Dopo aver lasciato (a terra) il forte odore di zolfo delle solfatare, peculiarità dell’isola, si mollano gli ormeggi per raggiungere la più grande, ovvero Lipari. Si prosegue la navigazione per raggiungere Panarea, l’isola della movida, e poi Stromboli dove è d’obbligo una tappa notturna per non perdere lo straordinario spettacolo: la Sciara del Fuoco. Poi si è liberi di issare le vele e ritornare verso il centro dell’arcipelago per fare tappa nella verde Salina e immergersi successivamente nella silenziosa Filicudi. Infine, se si ha ancora tempo, si può fare tappa nella più selvaggia delle Eolie: Alicudi. Sulla via del rientro si fa di nuovo rotta su Lipari per esplorare la favolosa costa orientale e godersi gli ultimi angoli di paradiso da Vulcano.

    Itinerario di navigazione: Vulcano-Lipari-Panarea-Stromboli-Salina-Filicudi-Lipari-Vulcano
    1° giorno: Vulcano – Itinerario di navigazione Capo d’Orlando-Vulcano: +/- 22 nm
    2° giorno: Lipari – Itinerario di navigazione Vulcano-Lipari: +/- 7,7 nm
    3° giorno: Panarea/Stromboli – Itinerario di navigazione Lipari-Panarea-Stromboli: +/- 25,8 nm
    4° giorno: Salina – Itinerario di navigazione Stromboli-Salina +/-24 nm
    5° giorno: Salina/Filicudi – Itinerario di navigazione Salina-Filicudi: +/- 15,4 nm
    6° giorno: Lipari/Vulcano – Itinerario di navigazione Filicudi-Lipari-Vulcano +/- 28 nm
    7° giorno: Capo d’Orlando – Itinerario di navigazione Vulcano-Capo d’Orlando +/- 17 nm

    Miglia totali: +/- 140 nm
    Tempo di navigazione: +/- 23 h

    Per calcolare le distanze abbiamo usato l’app Navionics con i seguenti parametri: Lunghezza imbarcazione: 15 m; Pescaggio imbarcazione: 2,50 m; Velocità media: 6 nodi.

    LE COSE DA SAPERE

    Avviso ai naviganti
    Prima di intraprendere la navigazione è d’obbligo consultare le ordinanze pubblicate sul sito della Guardia Costiera soprattutto per motivi di sicurezza.

    Fondali
    Essendo isole di origine vulcanica bisogna fare attenzione ai punti di fonda, in particolare a Stromboli e ad Alicudi, perché i fondali molto profondi e difficili per effettuare l’ancoraggio. Non sono pochi, però, i punti per dare ancora nelle rade delle isole e rilassarsi.

    Occhio al vento
    Come in tutte le rade il vento può essere molto variabile, per cui bisogna monitorare attentamente le previsioni meteomarine e tenersi pronti a trovare riparo se il vento dovesse cambiare direzione.

    1° GIORNO

    VULCANO
    Tra levante e ponente


    Per immergersi subito nell’atmosfera eoliana, il primo tuffo in queste acque si può fare dopo appena 16 miglia di navigazione e dare fondo all’ancora nelle vicinanze del suggestivo faro di Gelso. Solitario, svetta non molto distante della spiaggia del Cannitello.

    Dopo qualche ora di relax si può risalire lungo la costa orientale per raggiunge una delle rade più accoglienti dell’isola: baia di Levante. Qui, dopo aver dato fondo all’ancora al largo della spiaggia delle Acque calde, si può attendere che il sole si abbassi un po’ e scendere sulla terraferma per fare un’escursione fino al Gran Cratere e ammirare dall’alto lo panorama mozzafiato che offre questo scorcio di paradiso.

    Prima che il sole tramonti è d’obbligo risalire in barca e sfilare lentamente tra le Bocche di Vulcano, un braccio di mare largo meno di un miglio che separano Vulcano da Lipari, per godersi il tramonto sugli imponenti faraglioni di Lipari. Svettano poco distanti da uno degli angoli più belli di tutte le isole Eolie: la baia di Ponente. Dalle calme e ospitali acque di questo suggestivo angolo – assolutamente da non perdere – è possibile ammirare l’imbrunire e poi trascorrere al chiaro di luna piacevoli e sicure ore all’ancora anche grazie al basso e sabbioso fondale. Tra le due baie si affaccia il paese di Vulcano dove si fa largo il caratteristico e caldo laghetto di fango che viene usato come bagni termali.


    Gran Cratere della Fossa
    È probabilmente il luogo più spettacolare e suggestivo di Vulcano. Si è circondati da fumarole e pietre sulfuree dal colore giallo acceso e si può godere di una vista mozzafiato sull’arcipelago.

    2° GIORNO

    LIPARI
    La sorella maggiore

    Separata da Vulcano solo dalle strette Bocche, si arriva nella più grande delle Eolie davvero in scioltezza. In meno di tre miglia di navigazione si raggiunge, ammirandola, la poderosa cinta muraria cinquecentesca del castello a strapiombo sul mare, che comprende anche l’imponente Cattedrale di San Bartolomeo. Fa bella mostra di sé sul costone che divide Marina Corta da Marina Lunga, il paese di Lipari. Poco più a nord si fa spazio il più grande e riparato porto dell’intero arcipelago: porto Pignataro. Qui si può dare volta alle cime per sbarcare e visitare l’isola attraversata dai vicoli.

    Eventualmente, per dare fondo all’ancora ci si può spostare verso Capo Rosso, che offre due ancoraggi a nord e a sud. Non distante da qui si trova il vero elemento che caratterizza Lipari: la montagna bianca di pietra pomice – fino a qualche anno fa una cava. La pomice regala scenari stupendi. Ai piedi delle cave si trova uno dei tratti di mare più suggestivi, la spiaggia bianca, dove l’acqua ha colori caraibici.
    Questa meravigliosa parte di costa si chiude con Punta Castagna, il luogo ideale per gli amanti dello snorkeling, e la spiaggia del Gabbiano, anche questa da non perdere.

    Vista sui faraglioni
    Dal Belvedere di Quattrocchi, il punto panoramico più suggestivo di Lipari, si possono ammirare i faraglioni e l’isola di Vulcano.



    3° GIORNO

    Tra la movida di PANAREA

    È la più piccola, ma la più mondana, modaiola e forse anche la più facile isola dove ancorare. In meno di due ore da Lipari si raggiunge quella che probabilmente è la rada più bella di Panarea: Cala Junco. Salendo sul costone, lungo il sentiero si può inoltre ammirare il villaggio preistorico. Chi desidera muoversi un po’ con il tender o il Sup, può raggiungere la baia successiva, Cala degli Zimmari, anche questa incantevole e con un fondale sabbioso che consente un ancoraggio davvero sicuro. In zona c’è anche un campo boe. Altri due campi boe si fanno spazio in prossimità (a sud e a nord) di San Pietro, sede del centro abitato e punto di sbarco dell’isola. Più distanti dai gavitelli si può anche dare fondo all’ancora.

    Villaggi preistorici
    A Capo Milazzese c’è un posto davvero unico: il villaggio preistorico risalente all’Età del Bronzo (XIV secolo a.C.). È raggiungibile da Cala degli Zimmari.

    Un’altra area da non perdere per fare il bagno è la poco profonda zona di acqua (compresa tra le altre piccole isolette e scogli nei pressi di Panarea) tra Bottaro e Lisca Bianca, magari indossando la maschera per ammirare lo spettacolo che offre la natura. In quest’area ci sono i caratteristici soffioni e si vedono risalire verso la superficie le bolle di gas. Tra Panarea e Basiluzzo, infatti, esiste un sistema idrotermale unico nel Mediterraneo, composto da oltre 200 camini vulcanici, chiamato Terra Fumante.
    Per chi vuole fare un salto sulla terraferma non può non visitare il Raya. È uno storico locale dove poter ascoltare un po’ di musica e bere un buon drink affacciati sulla splendida terrazza. Dai qui si può ammirare il panorama che dà su Dattilo e intravedere, sullo sfondo, Stromboli, raggiungibile in meno di due ore.

    … e il fascino della Sciara del Fuoco di STROMBOLI

    Da non perdere lo spettacolo naturale per eccellenza che Stromboli offre subito dopo il tramonto. La bocca del cratere, come per magia, si illumina di rosso. È la Sciara del Fuoco, una colata di lapilli che fuoriesce dal cratere e illumina l’estremità del vulcano. Purtroppo, dopo la devastazione causata dall’incendio del 22 maggio 2022, non penso si potrà fare trekking sull’isola.

    Quindi, per il momento, si potrà ammirare solo dal mare. Per la sosta notturna, se il meteo è davvero favorevole, si può dare fondo all’ancora a Ficogrande, di fronte Strombolicchio, altrimenti conviene prenotare al campo boe.

    4° GIORNO


    SALINA
    Il piccolo gioiello delle Eolie

    Lasciando Stromboli si fa rotta verso l’accogliente Salina, la cui vita isolana non è vivace come quella di Panarea, ma che non scorre nemmeno troppo lenta tra le viuzze che partono da piazza Santa Marina e si diramano su per la collina e lungo la costa.
    Dista una ventina di miglia e una volta partiti da Stromboli, lasciato sulla dritta Strombolicchio e il suo faro, si può fare rotta diretta verso la spettacolare rada di Santa Marina. Qui si può dare fondo all’ancora, di fronte la meravigliosa falesia su cui sia allunga la strada carrabile che conduce a Lingua, località famosa anche per le granite e per la caratteristica pietanza eoliana: il pane cunzato.

    Per scendere a Lingua si può optare per il tender, ormeggiare nel marina o, se si ha la fortuna di trovarlo libero, dare fondo all’ancora in uno dei posti in transito del molo commerciale vicino la banchina degli aliscafi. Di giorno, però, le onde degli aliscafi in arrivo sono fastidiose. Una volta sbarcati è d’obbligo una passeggiata nelle vie del centro, passando prima per la centrale e suggestiva piazza Santa Marina, dominata dalla meravigliosa (e omonima) chiesetta, dove si iniziano a respirare i profumi e l’atmosfera che si diffondono lungo la vivace e accogliente via Risorgimento.
    Per muoversi facilmente sull’isola e ammirare gli scenari mozzafiato, il mezzo ideale è lo scooter, con cui si può raggiungere anche Pollara. In questa località furono girate alcune scene dell’ultimo film di Massimo Troisi: Il postino. Qui c’è la casa dove, nel film, viveva il poeta Pablo Neruda.

    Prelibatezze eoliane
    Il “pane cunzato” è il piatto locale costituito da un disco di pane ricolmo di prodotti tipici del territorio tra cui capperi, cucunci (frutti del cappero), melanzane e pomodori secchi. Una vera prelibatezza.

    5° GIORNO

    SALINA tra film e falesie

    Risalendo la costa, subito prima di fare rotta verso ovest, si giunge a Capo Faro, dove l’imponente falesia emerge a strapiombo sul mare. Navigando lungo la costa settentrionale è d’obbligo una sosta in quello che probabilmente è lo scenario più spettacolare dell’isola, un vero gioiello della natura: l’arco naturale di Pollara. Ha la caratteristica forma che richiama la proboscide di un elefante.

    Prima di fare rotta su Filicudi è bene quindi prepararsi per dare ancora qui, nella baia di Pollara, e godersi lo scenario che si apre proprio di fronte la famosa spiaggia de Il postino. Dalla rada, infatti, si vedono in lontananza le più selvagge e incontaminate delle Eolie: Filicudi e Alicudi. Il punto di fonda ideale è tra lo Scoglio Faraone e Punta Perciato, quella che precede l’arco naturale. Chi desidera praticare snorkeling può farlo nei pressi del faraglione, dove nei paraggi è presente uno scoglio affiorante.

    Scenari mozzafiato
    La spiaggia di Pollara, situata sotto una ripida scogliera a strapiombo sul mare, è uno dei luoghi più affascinanti di Salina. Da qui si può ammirare un tramonto spettacolare.

    Relax a FILICUDI

    Meta ideale per staccare la spina e rilassarsi è Filicudi, raggiungibile in meno di due ore e fare base a Filicudi porto. Qui si può ancorare di fronte la spiaggetta di ciottoli o assicurarsi al campo boe, sempre abbracciati dalla splendida rada che inizia a prendere la sua forma avvolgente da Capo Graziano.

    Un secondo campo boe si trova a Pecorini Mare, nelle vicinanze delle grotte del Bue Marino. A terra non può mancare una visita al sito archeologico di Capo Graziano, dove ci sono i resti di un villaggio dell’età del Bronzo. Da qui si ha, inoltre, una vista stupenda sull’isola.

    Immersioni nella storia
    Quello di Capo Graziano è un percorso archeologico subacqueo da non perdere. Custodisce almeno nove relitti di navi greche e romane. Le immersioni però si possono fare solo se accompagnati da diving autorizzati e se si è in possesso del secondo brevetto.

    6°-7° GIORNO

    Sulla via del ritorno tra faraglioni e baie imperdibili

    Svegliarsi nella quiete di Filicudi non ha prezzo e andando incontro al penultimo giorno di navigazione si può partire con calma per coprire le ultime miglia della crociera. Prima di affrontare la traversata di circa 15 miglia per raggiungere Lipari e lasciare quella che, insieme ad Alicudi, è la più selvaggia delle Eolie, si può fare rotta verso l’estremità occidentale dell’isola per ammirare l’imponente faraglione La Canna. Svetta, con i suoi oltre 70 metri di altezza, nelle vicinanze dello scoglio Montenassari.

    Non rimane quindi che fare rotta su Lipari per un passaggio dalla baia di Punta di Levante e dare fondo all’ancora in quella successiva, l’imperdibile baia delle Formiche. Da qui si ha una vista privilegiata sui vicini giganti, ovvero i faraglioni. Poi si riparte prima dell’imbrunire per raggiungere il porto di Ponente a Vulcano e (ri)vedere il tramonto sui faraglioni e chiudere, così, la giornata all’insegna del puro relax.
    L’ultimo giorno di crociera si partire per approdare sulle vicine coste siciliane di Capo d’Orlando, dopo aver fatto un ultimo tuffo nelle acque della splendida baia di Ponente dell’isola di Vulcano.

    Porti, pontili e campi boe

    VULCANO

    • Baia Levante Marina
      Posti barca 120 fino a 60 metri di lunghezza.
      Canale VHF 14
      Tel. +39 3939151901
      Pontili galleggianti con catenaria e corpi morti, dotati di allaccio per acqua (non potabile) e corrente elettrica (220/380 volt).
    • Marina di Vulcanello
      Posti barca 20 (pontile) – 20 (gavitelli al campo boe)
      Canale VHF 13
      Tel. +39 3333774862

    LIPARI

    • Marina Pignataro
      Pontili galleggianti con corpi morti con posti barca da 5 a 45 mt di lunghezza e con fondali superiori ai 5 metri.
      Canale VHF 74
      Tel. +39 0909880354

    Marina Lunga:

    • Pontile la Buona Fonda
      Posti barca 50
      Canale VHF 13
      Tel. +39 3398176588
    • Yacht Harbour Lipari
      Posti barca 50
      Canale VHF 72
      Tel. +39 338-3307227
    • Porto Salvo
      Posti barca 100
      Tel. +39 368 7190843
    • Campo Boe Ormeggio Eolie
      Tel. +39 334 347 3390

    STROMBOLI

    • Marina del Gabbiano (campo boe a Scari)
      Posti barca 14 boe per imbarcazioni fino a 18 metri
      Canale VHF 09
      Tel. +39 377 389 9607

    PANAREA

    • Nautilus (campo boe)
      Posti barca 60
      Canale VHF 9
    • Sea Panarea (campo boe)
      Tel. +39 3314364975
    • Albatros Marine (campo boe)
      Per imbarcazioni fino a 15 metri

    SALINA

    • Marina di Salina
      Posti barca 180
      Canale VHF 11
      Tel. +39 0909022167

    FILICUDI

    • I delfini (campo boe a Pecorini a Mare)
      Per imbarcazioni fino a 32 metri
      Tel. +39 3401484645
    • Da Gianluca (campo boe a Pecorini a Mare)
      Tel. +39 388 8051591

  • Il campionato di vela d’altura arriva a Reggio Calabria

    Il campionato di vela d’altura arriva a Reggio Calabria

    Quindicesimo campionato vela d’altura

    Nello Stretto di Messina torna il Palio di San Giorgio – Beneteau Cup. Conferenza stampa di presentazione in programma a Palazzo Alvaro.

    Reggio Calabria, 13 aprile 2022 – Un week-end di festa per la vela e la città di Reggio Calabria. Protagonisti circa duecento atleti di oltre venti equipaggi che si sfideranno tra le correnti dello Stretto, nelle acque antistanti il Lungomare Falcomatà per le ultime regate del campionato di vela d’altura del Tirreno meridionale.
    Una tappa che giunge nel week-end in cui la città festeggia il suo Santo patrono a cui è dedicato il Trofeo velico che coinvolge, grazie al concesso patrocinio gratuito, anche la Città Metropolitana.

    Una rete virtuosa che sta rendendo protagoniste, in fase organizzativa, tante anime della città: cittadini, circoli sportivi e attività recettive e turistico-commerciali. Ed è proprio grazie alla collaborazione sportiva tra i Circoli Velici: Lampetia di Cetraro, il Velico Santa Venere di Vibo Valentia, il Tropea Yacht Club, lo Yachting Club Reggio Calabria che nell’anno del quindicesimo campionato di vela d’altura in Calabria, si è potuta scrivere una nuova e proficua pagina della vela che sta promuovendo territori, aggregazione, sana competizione sportiva, passione e rispetto per il mare. Il Palio di San Giorgio – Beneteau Cup sarà presentato nella sala di Palazzo Alvaro il 20 aprile alle ore 10.30 alla presenza del Sindaco FF della città metropolitana dott. Carmelo Versace e dei presidenti e delegazioni dei Circoli organizzatori.

  • Elettronica di bordo a prezzi scontati

    Elettronica di bordo a prezzi scontati

    L’Unione Vela Altura Italiana (UVAI), ha siglato un accordo di cooperazione con la EUROPSAT s.r.l., società romana del settore dell’elettronica di bordo, che dedicherà ai soci Uvai un listino agevolato sui propri articoli, in particolare gli apparati AIS oggi obbligatori per partecipare a regate di 3a categoria e superiori, e praticherà sconti dal 15% al 20% sui prodotti Garmin, Fusion e Victron Energy.

    Per accedere alle agevolazioni sarà sufficiente essere titolari di un certificato di stazza in corso di validità rilasciato dall’UVAI.

    La collaborazione prevede inoltre l’organizzazione di specifici corsi di formazione sull’utilizzo della strumentazione di bordo, dotazioni di sicurezza, regolamenti marittimi e telecomunicazioni satellitari.

    Ecco il catalogo dedicato.

  • Come dare l’antivegetativa: tutto quello che c’è da sapere

    Come dare l’antivegetativa: tutto quello che c’è da sapere

    Carena fai da te: i consigli pratici e le dritte giuste per prepararla al meglio e dare la pittura in modo semplice, pratico e veloce.

    La primavera è ormai alle porte e possiamo iniziare a pensare a tutto ciò che di bello e piacevole potrà riservarci l’estate. Ma per affrontarla nel modo giusto e trascorrere una nuova stagione all’insegna del divertimento e della spensieratezza dobbiamo prenderci cura della barca.

    Carena fai da te
    Oltre ai tanti lavoretti di bordo, per navigare in lungo e in largo si deve “fare carena”. Un lavoro – va dalla scelta dell’antivegetativa ai lavori di stucco – che deve essere eseguito non solo per motivi estetici, ma soprattutto per preservare l’opera viva dallo sviluppo del fouling. Applicando la pittura a mantenendo la carena pulita si diminuisce l’attrito sull’acqua e si risparmia qualche euro di gasolio, destinandolo magari alla cambusa, soprattutto durante i lunghi spostamenti a motore che consentiranno di raggiungere la meta delle tanto agognate vacanze.

    Questo argomento, insieme a tanti altri lavori da fare prima di mettere la barca in acqua, potete approfondirlo su Vela PraticaTrucchi, idee e suggerimenti. È un manuale che svela le procedure per facilitare la gestione di una barca a vela in porto come in navigazione!

  • Trofeo Marina Carmelo: Essenza Nature Med vince la seconda manche

    Trofeo Marina Carmelo: Essenza Nature Med vince la seconda manche

    La barca targata Centro Velico Lampetia di Cetraro si è aggiudicata a Vibo la tappa del Campionato invernale di vela d’altura. Prossime regate Tropea e Reggio

    VIBO VALENTIA – Vibo Marina ha accolto l’inizio della seconda manche del Campionato Invernale di vela d’altura con scrosci di pioggia e grandine e salti di vento. Ma quando ormai gli equipaggi pensavano di potersi ritirare in porto, alle 14.50 il vento si è messo a soffiare dalla parte giusta e il campo di regata è stato posizionato a tempo di record.
    Vele inclinate, mare poco formato e aria costante, condizioni perfette per la prima prova, valida per l’assegnazione del Trofeo Marina Carmelo.

    La flotta è partita omogenea, la categoria Regata crociera e quella Gran crociera dirette verso una boa più distante, mentre il gruppo vele bianche verso una più vicina, percorso appositamente studiato per far arrivare i due gruppi tutti insieme. “Essenza” e “Baronessa”, le barche più performanti, hanno dominato la prima bolina, ma già in poppa sono aumentate le distanze del primo dal resto della flotta.
    Non è certo facile riprendere a regatare senza allenamento e infatti diversi equipaggi si sono trovati in difficoltà con le manovre di spi e gennaker al giro di boa, con drizze incattivite e rallentamenti nei cambi di bordo. Qualcuno è stato costretto al ritiro, qualcuno ha patito raffiche improvvise, con straorzata e recupero di spi a mare, ma tutto sommato la regata viene vinta da chi fa meno errori. Straorzata fatale, che ha fatto perdere metri preziosi ad “Essenza”, preceduta, sulla linea di arrivo da Kira, barca a vele bianche, new entry temibile in questa seconda manche, di Alessandro Gentile.

    Quindi se la prima posizione della categoria regata crociera è stata meritatamente conquistata da “Essenza Nature Med”, barca targata Centro Velico Lampetia di Cetraro, magistralmente timonata da Romano De Paola, al secondo posto troviamo una barca della categoria Gran Crociera, condotta da Pino Iero abile marinaio, velista preparato ed esperto di regolamento, che è riuscito a precedere la velocissima Baronessa, un po’ in difficoltà con le manovre di vele, forse per equipaggio ridotto. Le barche sono arrivate alternate tra le 3 categorie, segno che i differenti percorsi sono riusciti ad unificare la flotta.

    A beneficiare dello spettacolo diversi passanti, sul lungomare di Vibo Marina, curiosi di questo sport e meravigliati delle opportunità che questa generosa terra di Calabria offre in fatto di divertimento. Il Trofeo Marina Carmelo è nato con lo spirito di celebrare colui che ha portato la nautica da diporto a Vibo Marina, il signor Carmelo Ranieri, che sognava in un tempo molto lontano, di far arrivare lo sport velico alla portata di tutti.

    Il Circolo Velico Santa Venere, unitamente con i circoli consorziati, Lampetia di Cetraro e i Circoli di Reggio, si è fatto portavoce di questo spirito che ha attraversato il tempo e lo esporterà nelle varie tappe che da Cetraro si sono spostate su Vibo Marina, arriveranno a Tropea e concluderanno il Campionato Invernale a Reggio.

  • Esami patente nautica: ecco i nuovi quiz ed esercizi di carteggio

    Esami patente nautica: ecco i nuovi quiz ed esercizi di carteggio

    Tanta pratica (in più). I nuovi quiz disegnano un set di conoscenze moderne, più incentrate sulla navigazione pratica. I quiz relativi all’effetto provocato dell’elica e del timone sono stati trasformati in quesiti sull’uso pratico della barca. C’è persino un’intera nuova sezione sulle “manovre”. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
    patente-nautica

    Il Direttore generale del Trasporto marittimo del MIMS, Teresa Di Matteo, ha firmato il decreto contenente l’elenco unico nazionale dei quiz di teoria e degli esercizi di carteggio del nuovo esame per la patente nautica. Entreranno in vigore 60 giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e fino ad allora sarà applicata la disciplina vigente.
    Il provvedimento dà attuazione al decreto del Ministro Enrico Giovannini del 10 agosto 2021, che ha profondamente innovato il programma dell’esame ed è stato accolto con grande soddisfazione da Confindustria Nautica, Confarca e Unasca.
    Le Associazioni nazionali di categoria plaudono ora al nuovo set di quiz ed esercizi, alla cui realizzazione hanno potuto collaborare grazie al tavolo di confronto istituito dallo stesso Direttore Di Matteo. Un doveroso ringraziamento va al lavoro di rielaborazione dei testi svolto dal II Reparto – Affari giuridici del Comando generale delle Capitanerie di porto, coordinato dal Comandante Massimo Seno.

     “L’esame era basato su un approccio nozionistico e mnemonico, lontano dalla reale navigazione da diporto, e aveva prodotto la costante decrescita del rilascio di nuove patenti nautiche, letteralmente dimezzate dal 1998 al 2019”, commenta soddisfatto Saverio Cecchi, Presidente di Confindustria Nautica.

    Le Scuole nautiche ritengono che il nuovo esame consentirà l’avvicinarsi al mare e alla nautica di nuovi diportisti e al contempo di formarli con maggiore consapevolezza e attenzione alla sicurezza”, secondo Paolo Colangelo, Presidente Confarca. “La riforma ci restituisce una prova più concreta e priva degli elementi della navigazione mercantile, che la rendevano inutilmente ostica”, conferma Antonio Datri, Presidente Unasca. 

    I nuovi quiz disegnano un set di conoscenze moderne, meno incentrate sulle conoscenze teoriche e più sulla navigazione pratica, effettuata su scafi con motorizzazioni e attrezzature veliche attuali. L’emblema della riforma è ben rappresentato dalla scomparsa dall’esame delle domande sulle singole parti che compongono la tradizionale ancora Ammiragliato, sostituite da quesiti sull’utilizzo pratico delle ancore moderne, sulle loro caratteristiche rispetto ai fondali e sulle manovre di ancoraggio.

    Escono dalla prova di teoria anche la nomenclatura delle singole componenti degli scafi in legno, i segnali per la comunicazione “fra navi” a mezzo di bandiere, i quesiti su metacentro, baricentro, spostamento del “carico” e gli elementi di fisica navale e della struttura dei mercantili.

    I quiz relativi all’effetto provocato dell’elica e del timone, da puri elementi di cinematica sono stati trasformati in quesiti sull’uso pratico della barca. Le domande sulle parti dei motori vengono limitate al funzionamento generale e alle piccole avarie che realisticamente possono prevedere un intervento non specialistico, oltre a tenere conto delle novità tecnologiche come le trasmissioni IPS, Pod ecc. e i nuovi motori fuoribordo. La sezione “meteorologia e maree” è stata focalizzata sugli elementi effettivamente utilizzabili dal diportista durante la navigazione, stralciando quelli di fisica dell’atmosfera.

    Sono previste nuove domande, supportate da immagini grafiche, sulle operazioni di ormeggio e disormeggio e su come affrontare le onde in navigazione a motore con cattivo tempo, un’intera nuova sezione sulle “manovre”, sulla navigazione in baie affollate e sull’ingresso e l’uscita dai porti, quesiti sulle dotazioni di sicurezza non obbligatorie ma consigliate e sulla tutela dell’ambiente e la navigazione nelle Aree marine protette.

    Nella sezione “Vela” sono stati cancellati i quiz inerenti le derive veliche e le attrezzature desuete e introdotti quesiti sulle vele diventate di uso comune sulle imbarcazioni da crociera e domande dedicate alla navigazione con cattivo tempo.

  • Vela Pratica, il nuovo manuale di vela

    Vela Pratica, il nuovo manuale di vela

    Il libro che svela le procedure per facilitare la gestione di una barca a vela in porto come in navigazione. Trucchi, idee e suggerimenti pratici, illustrati in modo dinamico e a colori. Con l’autorevole opinione di un velista d’eccezione, Gianfranco Bacchi, che lo ha definito “uno strumento che ogni velista appassionato di diporto dovrebbe conservare in barca o in una tasca dello zaino”.

    on-line
    Il nuovo manuale di vela disponibile negli store on-line è ricco di contenuti pratici per illustrare come prendere il largo in tutta sicurezza. Gianfranco Bacchi lo ha definito “uno strumento che ogni velista appassionato di diporto dovrebbe conservare in barca o in una tasca dello zaino. Costituisce un estratto delle “buone maniere” e delle pratiche che oltre a rappresentare la consuetudine di ogni bravo velista, svela le procedure che facilitano la gestione di una barca a vela in porto come in navigazione massimizzando la sicurezza del personale e delle attrezzature”.
    Non si tratta infatti del solito manuale “costruito” con lunghi testi teorici, ma è illustrato con un’impaginazione dinamica che rende il contenuto intuitivo. Contenuto accuratamente selezionato e corredato da fotografie e illustrazioni rigorosamente a colori, pensato come un diario di bordo per raccontare l’essenza dell’andar per mare attraverso istantanee “rubate” alla vita in barca. Un viaggio nel viaggio, dove tutto inizia nel momento in cui si mollano gli ormeggi per prendere il largo e si conclude con il rientro in porto, facendo tappa finale in cantiere per rimettere in forma la barca.

    manuale-vela-pratica-copertinaIn questo libro la pratica è intesa come trait d’union tra la teoria e la vita di bordo. Quella fatta di sale che ti arriva in faccia quando il vento fischia, di bambini che giocano felici in pozzetto, di meravigliosi caleidoscopi di colori che rendono magica la navigazione all’imbrunire che, pian piano ti accompagnano verso emozionanti chiari di luna, di navi che incrociano la rotta durante la notte e di ancoraggi in baie incantevoli. Un viaggio foto-pratico nel meraviglioso, affascinante e sconfinato mondo della vela.

    A confermare che si tratta di un libro originale e pratico nei contenuti è lo stesso Gianfranco Bacchi: “Negli anni in cui ho svolto l’incarico di istruttore FIV e ho condotto corsi pratici per il conseguimento della patente nautica, mi sono sempre soffermato su tutti quegli elementi che normalmente non si trovano nei manuali ma che costituiscono l’abc che ogni velista deve custodire nel bagaglio di conoscenze ed esperienze personali. Tutto quanto è sapientemente analizzato nel manuale Vela Pratica, manoscritto che conserva nel suo titolo sia l’obiettivo che il contenuto”. Il manuale di vela che mancava, è ora disponibile su Amazon.it.

    manuale-vela-pratica

  • Campionato Invernale Mar Ionio

    Campionato Invernale Mar Ionio

    Domenica 15 dicembre, nelle acque antistanti il Porto degli Argonauti, si è chiusa la prima manche del XIII Campionato Invernale-Trofeo Megale Hellas.

    La regata di domenica 15 dicembre, organizzata dal Circolo Vela Argonauti sotto l’egida della FIV, ha visto otto imbarcazioni sfidarsi in una prova combattuta e tecnicamente impegnativa, resa unica dalle condizioni meteo variabili. Il briefing pre-regata si è svolto alle 10:00 nella Piazzetta del Porto degli Argonauti, seguito dall’uscita in mare per la prova in calendario.
    Nonostante le previsioni meteo lasciassero presagire una giornata caratterizzata da vento di buona intensità, quest’ultimo si è dimostrato incostante, variando in intensità durante l’intera gara. Dopo un inizio promettente con una brezza di circa 6 nodi, che ha consentito ai giudici di regata della VI Zona di dare inizio alle procedure di partenza, il vento è calato sin dal primo lato di bolina del classico percorso a bastone. Queste condizioni hanno messo a dura prova la strategia e la tecnica degli equipaggi che hanno ugualmente completato la prova aiutati dal ritorno del vento proprio nel lato finale.
    La classifica di arrivo in tempo reale ha dunque visto tagliare per prima il traguardo l’imbarcazione ANLU’, armata da Antonio Ammendola (Circolo Vela Argonauti) seguita dal Grand Soleil 39 TACHI, di Marc Arata (SVMM Taranto). Sull’ultimo gradino del podio si è piazzata BLU RAY, Grand Soleil 37 di Gianluigi Pignatelli (Sporting Club Pulsano).
    A conclusione della giornata, equipaggi e appassionati si sono ritrovati in Piazzetta per un brindisi conviviale e lo scambio degli auguri di buone feste.
    Il Campionato Invernale di Vela del Mar Ionio tornerà in acqua domenica 26 gennaio per inaugurare la seconda manche, con nuove sfide che promettono altre emozioni.

  • Barca in porto: ormeggio sicuro

    Barca in porto: ormeggio sicuro

    Ecco qualche trucco per essere tranquilli con la barca all’ormeggio e vivere sereni quando si è a casa molto distanti dal porto

    La spensieratezza con cui si è soliti navigare in mare aperto, lontani da tutto e da tutti, si è sicuramente contrapposta, almeno una volta nella vita di diportista-regatante, a quel senso di imbarazzo provato durante l’avvicinamento in banchina a causa di una manovra errata. In alto mare può capitare di fare una manovra sbagliata con tutte le conseguenze del caso, ma dopo quei pochi attimi, riprendendo il giusto passo e assetto, si torna a veleggiare più felici e spensierati di prima. Quando si sbaglia in porto invece, sotto gli occhi attenti dei vicini di banchina, il discorso cambia e non c’è da vergognarsi: giocare d’anticipo e chiedere assistenza in caso di difficoltà agli ormeggiatori potrebbe fare la differenza!
    Di fatto, per evitare spiacevoli inconvenienti, bisogna preparare le manovre ben prima di passare tra i due fanali che segnano l’entrata del porto. Inoltre si deve tenere presente che in alcuni marina, prima di entrare, è necessario dare comunicazione alla Capitaneria di Porto competente, utilizzando il VHF o il cellulare, e considerare se nelle vicinanze dell’imboccatura, a causa dei fondali ridotti, le onde infrangono in modo da evitare conseguenze catastrofiche per la barca e per le persone a bordo.
    Ricordandosi che è buona norma consultare le ordinanze locali e che in porto si deve rispettare la velocità di navigazione non superiore a tre nodi, si può passare alla parte pratica!
    Quando le manovre sono ormai terminate, la barca è assicurata con le cime e si può tirare un sospiro di sollievo.
    Per essere tranquilli all’ormeggio e vivere sereni quando si è a casa molto distanti dal porto, ecco che entrano in gioco altri accorgimenti utili, come quelli tratti da Vela Pratica – Trucchi, idee e suggerimenti.

    Parabordi al centro Vanno posizionati lungo le murate in un’area prossima al baglio massimo. In questa maniera si protegge la zona della fiancata più esterna.

    All’altezza (giusta) Uno degli errori più frequenti che si notano lungo le banchine riguarda l’altezza sbagliata dei parabordi, ovvero posizionati o troppo bassi (barca a destra) o troppo alti. Generalmente, la testa del parabordo deve essere in linea con la base della falchetta, come sulla barca a sinistra.

  • Demanio: ultimissime novità per le concessioni alle Asd

    Demanio: ultimissime novità per le concessioni alle Asd

    Far riconoscere l’esclusione dall’applicazione della Direttiva Bolkestein, e quindi l’assegnazione attraverso le procedure di gara delle concessioni demaniali afferenti alle ASD affiliate?

    Il tema della Direttiva Europea Bolkestein è senza dubbio centrale nella vita delle ASD. Tutto il mondo sportivo, con a capo il CONI, e le Federazioni Sportive Nazionali, società sportive, Lega Navale Italiana, si sono adoperate affinché, il Governo recepisse le differenze peculiari delle ASD, rispetto al mondo delle attività commerciali, che sono interessate dall’applicazione della Direttiva.
    Per loro natura (no-profit) le ASD si differenziano e per questo godono di un regime fiscale differente e di esenzioni, che ne rappresentano anche una parte del welfare del nostro paese e ne giustificano di conseguenza anche l’utilità sociale dello sport di base, così come indicato nell’art 33 della Costituzione «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme».

    Ecco la comunicazione dalla Federvela di oggi, 29/10/2024

    La scadenza delle concessioni demaniali in questi anni, e il relativo rinnovo annuale, ha prodotto già una situazione non solo di incertezza e di forte preoccupazione, ma ha concretamente creato problematiche alle ASD nella ricerca del credito per poter effettuare investimenti, in quanto non avendo una concessione demaniale pluriennale è stato quasi impossibile poter accedere a forme di finanziamento del mondo dello sport. (Credito Sportivo). Ma ora il problema più grande è quello per cui, in una situazione di assenza di regolamentazione specifica, diversi Comuni italiani hanno provveduto ad attivare le procedure per indire le gare sulle relative aree demaniali. Questa situazione già da mesi ha destabilizzato tutto il nostro mondo, che chiaramente non potrà mai competere con il mondo delle attività commerciali. Proprio per questo, da anni, la Federazione Demanio e Direttiva Europea Bolkestein segue la questione con attenzione e con attività dirette a mettere in evidenza la necessità di chiarezza sul tema delle ASD/Demanio e soprattutto nel ribadire con forza la distinzione tra il mondo delle ASD che svolgono attività senza fine di lucro ed il mondo commerciale che insediano sul demanio.

    Di seguito i vari passaggi della situazione oggi in evoluzione:

    DECRETO-LEGGE 16 settembre 2024, n. 131

    Disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi derivanti da atti dell’Unione Europea e da procedure di infrazione e pre-infrazione pendenti nei confronti dello Stato italiano. (24G00149)

    (GU n.217 del 16-9-2024) Vigente al: 17-9-2024 e applicazione della Direttiva Europea Bolkestein

    Primo passaggio importante è sicuramente il DL 131 del 16\09\2024, chiamato anche “Salva infrazioni”, attualmente in discussione alle Camere e in Commissioni, e in attesa della conversione in legge. Con tale DL il Governo italiano interviene per rispondere alle procedure di infrazioni subite dall’Italia negli anni e anche su differenti materie. Con tale DL si dettano le regole puntuali sulle procedure di affidamento e le modalità di pubblicità, durata delle concessioni (minimo e massimo), indennizzo per il concessionario uscente etc.

    A tale DL sono stati proposti, in queste settimane, diversi emendamenti.

    Proprio in questa settimana è prevista la discussione in Commissione congiunta Giustizia e Finanza degli Emendamenti presentati e per apportarne le dovute modifiche, affinché possano risultare approvati e condivisi Commissione UE. Certamente quello che potrebbe cambiare realmente la situazione è quello allegato a fine testo.

    Con l’emendamento 1.52, al comma 1-bis e 1-ter si vuole <ribadire che le attività tipiche svolte anche attraverso concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali, da federazioni sportive, discipline nazionali associate ed enti di promozione sportiva, anche paralimpici, nonché da associazioni e società sportive dilettantistiche ……..le quali perseguono esclusivamente o prevalentemente finalità sociali, ricreative e di promozione del benessere psicofisico, e comunque non economiche, non costituiscono <servizio> ……… >

    Questa fase è pertanto la più importante per far riconoscere l’esclusione dall’applicazione della Direttiva Bolkestein, e quindi l’assegnazione attraverso le procedure di gara delle concessioni demaniali afferenti alle ASD affiliate.

    Nelle ultime settimane, proprio in attesa della discussione alle Camere del DL 131, si sono proposte azioni di comunicazione, chiarimenti, dibattiti organizzati da parte del Ministero per lo Sport, nelle giornate del 14 e del 18 Ottobre. Era assolutamente importante far emergere pubblicamente i caratteri peculiari delle nostre ASD, proprio perché facilitasse e sensibilizzasse il Governo, anche nella discussione con la Comunità Europea.

    La discussione in Commissione congiunta Giustizia e Finanza, degli Emendamenti presentati, e del testo del DL “Salva Infrazioni” nella giornata di ieri ha trovato la convergenza con la Commissione Europea e di tutte le forze politiche. Un passo fondamentale, si legge nella comunicazione della Federvela, per il quale ringrazio il Ministro Andrea Abodi e tutti gli uffici, per il grande lavoro e sensibilità mostrata, per il raggiungimento del risultato.

    Ora attendiamo gli altri passaggi che suggellino tale principio di non applicazione della Direttiva Europea al nostro mondo.

  • Cetraro: vela d’inverno con la Sailing Cup

    Cetraro: vela d’inverno con la Sailing Cup

    Al via la manifestazione organizzata dal Centro Velico Lampetia di Cetraro, regata che segna l’avvio della XVIII edizione del Campionato di vela d’altura del Tirreno calabrese.

    A meno di due settimane dall’avvio della stagione sportiva invernale, il Centro Velico Lampetia si prepara ad ospitare barche ed equipaggi che parteciperanno alla Cetraro Sailing Cup. La regata, giunta alla V edizione, apre il XVIII Campionato di Vela d’altura del Tirreno calabrese che partirà proprio da Cetraro il 9 novembre e si concluderà il 27 aprile nelle acque orientali dello Stretto di Messina. Tappe intermedie Vibo, Tropea e Palmi.

    Gli anni passano e il numero delle edizioni aumenta grazie alla volontà dei circoli velici calabresi che, lavorando costantemente sul territorio, divulgano sempre più lo sport della vela e la cultura del mare, a conferma che la disciplina velica può essere praticata tutto l’anno.

    Le gare verranno disputate non solo nel campo di regata “disegnato” di fronte il meraviglioso scenario della scogliera dei Rizzi di Cetraro. L’organizzazione ha infatti ideato regate costiere per fare navigare le barche lungo la costa non solo per rendere più impegnativa e interessante la competizione ma per far apprezzare le bellezze naturali che si incontrano durante il percorso. Questa edizione, infatti, prevede prove con giri di boa anche all’altezza dello Scoglio della Regina, simbolo del limitrofo Comune di Acquappesa che, come la città di Cetraro, patrocina la manifestazione.

    La Cetraro Sailing Cup è un evento nell’evento. La classifica finale è infatti valida per una regata che quest’anno spegne 18 candeline: il Campionato di altura del Tirreno calabrese dei Circoli Riuniti. Giunta alla XVIII edizione e ideata dal Circolo Velico Santa Venere di Vibo-Tropea, è ormai diventata una classica del Tirreno grazie alla costanza dell’associazione vibonese ed alla collaborazione di altri circoli tra cui il CVL di Cetraro, il Reggio Calabria Yachting Club e le sezioni veliche della Lega Navale di Cetraro, Tropea, Palmi e Reggio Calabria.

    Questo campionato ha inoltre la peculiarità di essere itinerante. Dall’avvio previsto a Cetraro nel week-end del 9 e 10 novembre, le prove si disputeranno fino a fine aprile lungo tutta la costa tirrenica della Calabria con l’assegnazione di ben sei Trofei.

    Organizzare regate – commentano dal Velico di Cetraro – oltre a essere un ottimo motivo per praticare sport e divulgare la cultura della vela e del mare anche fra i giovanissimi velisti che partecipano alle nostre attività, è un’occasione per vivere un “terzo tempo” nei locali della nostra città gustando ottimi piatti e, al contempo, far visitare agli amici velisti il nostro suggestivo centro storico e il lungomare del borgo marinaro, allestito ad arte con i mosaici creati dagli studenti dei licei di Cetraro.

  • Reggio Calabria: Settimana Azzurra al Velico

    Reggio Calabria: Settimana Azzurra al Velico

    Il Circolo Velico Reggio dà il via alla Settimana Azzurra con il Campionato Italiano Assoluto di Wingfoil e la 38esima edizione della storica Mediterranean Cup.

    Il Circolo Velico Reggio, per celebrare i suoi 42 anni di attività, organizza in collaborazione con la Federazione Italiana Vela, una settimana ricca di eventi di rilevanza nazionale e internazionale. In primo piano, il Campionato Italiano Assoluto di Wingfoil Freeride, che si svolgerà a Reggio Calabria dal 25 al 27 ottobre, seguito dalla Mediterranean Cup – la storica regata della classe Optimist, giunta alla sua 38° edizione – che avrà luogo dal 1° al 3 novembre.

    Una vera e propria “Settimana Azzurra” – in cui il mare è l’attrattore principale e la città di Reggio la prestigiosa cornice – che rappresenta un’occasione unica per vivere l’emozione dello sport velico in una delle location più affascinanti d’Italia. Gli eventi metteranno in risalto non solo la bellezza del mare, ma anche le straordinarie capacità competitive degli atleti, rendendo Reggio Calabria un palcoscenico ideale per il turismo sportivo. L’incontro di tanti appassionati e professionisti sarà un volano per valorizzare il territorio in un periodo tradizionalmente fuori stagione. Con il supporto di Calabria Straordinaria e della Città Metropolitana, insieme ad altre realtà locali che hanno sposato con entusiasmo il progetto, il programma completo sarà presentato ufficialmente all’inizio di ottobre.
    Il Campionato Italiano di Wingfoil, che si inserisce nel contesto delle recenti sfide di Coppa America a Barcellona, sta rapidamente guadagnando attenzione e riconoscimento tra i tecnici e gli appassionati della vela. Questa disciplina innovativa e audace è destinata a conquistare il panorama sportivo mondiale.
    È raro ripetere un evento nella stessa località dopo la sua recente edizione, ma la scelta di Reggio Calabria come sede di questo appuntamento annuale è motivata dalla combinazione delle favorevoli condizioni atmosferiche e dalle esigenze tecniche di questa nuova classe velica, che richiede venti superiori ai 10 nodi.

    La Federazione Italiana Vela e il Circolo Velico lavorano in sinergia per rendere questo evento un successo, coinvolgendo istituzioni, imprenditori e operatori turistici al fine di creare un’esperienza straordinaria per tutti i partecipanti e spettatori.
    Dopo il Campionato di Wingfoil, proseguirà la tradizione con la Mediterranean Cup, che rappresenta un’importante manifestazione per la vela giovanile. Giunta alla sua 38° edizione, questa regata è diventata un simbolo di continuità e resilienza in un territorio dalle grandi potenzialità, testimoniando l’impegno e la passione del Circolo Velico per lo sport e la vela.
    La vela sta diventando un settore sempre più valorizzato dalla politica, con la convinzione che la sua affermazione possa portare benefici significativi alla città e all’intera Calabria. Le condizioni climatiche favorevoli rendono questo periodo ideale per l’attività sportiva e per godere delle meraviglie naturalistiche della Calabria.
    L’organizzazione di questi due eventi nel corso della Settimana Azzurra mira a generare un impatto positivo, incrementando i flussi turistici nei porti e aeroporti durante la bassa stagione e stimolando l’attività degli operatori del settore ricettivo e commerciale ad ampliare i propri periodi di apertura.
    Con un programma così ricco e coinvolgente, il Circolo Velico Reggio è pronto per accogliere atleti e appassionati di vela da tutta Italia, assicurando uno svolgimento impeccabile e memorabile degli eventi.

  • Salone Nautico di Genova 2024: anteprima barche a vela

    Salone Nautico di Genova 2024: anteprima barche a vela

    Genova sarà la capitale mondiale della nautica dal 19 settembre, quando si alzerà il sipario della 64esima edizione del salone Internazionale in programma fino al 24. Ecco le prime novità a vela.

    Superato ormai da tempo il muro dei mille brand esposti, il layout consente un’esperienza di visita unica e coinvolgente, in un percorso espositivo senza soluzione di continuità. In totale, 220mila metri quadrati di esposizione tra terra e acqua, con l’85% di aree all’aperto: 5.000 mq in più del 2023. In crescita anche il numero degli espositori esteri che soltanto nel segmento della produzione aumentano di 23 unità, ai quali si aggiungono complessivamente oltre 100 novità con 30 première.

    Le novità a vela
    Tante le “prime” come il Y8 (23,99 metri) del cantiere tedesco Y Yachts costruito interamente in fibra di carbonio e il Solaris 74 RS (22,00 metri), ultimo di una lunga serie di 22 metri innovativi e sempre più performanti costruiti ad Aquileia (Udine) da Solaris Yachts.
    Made in Italy anche per il Grand Soleil 52 (17,05 metri) di Cantiere del Pardo (rendering sotto) nelle versioni Performance per gli amanti della crociera e Race. Dal cantiere sloveno Elan arriva l’Elan GT6 Explorer con attrezzatura e dotazioni da giro del mondo.
    Dedicati a più tranquille crociere famigliari sono il Dufour 44 (13,90 metri) e le novità di altri due cantieri francesi: l’Oceanis 37.1 (11,93 metri) di Beneteau e il Sun Odyssey 350 (10,40 metri) di Jeanneau. Dal tedesco Hanse Yachts arriva l’Hanse 360 (11,18 metri) cruiser con le 12 possibili combinazioni di layout interno, mentre il cantiere polacco Viko presenta il cruiser Viko S35 (10,88 metri) che alleprestazioni aggiunge la comodità dal grande pozzetto alle dimensioni delle cuccette.
    Infine, l’italiano Mediter Yachts propone il suo Velja 43 (13,17 metri), imbarcazione che abbina la comodità e la vivibilità di una barca a motore con il fascino e il silenzio di una barca a vela, ora con nuovi allestimenti interni.

    Multiscafi
    Vivace anche in questa edizione il settore dei multiscafi a vela nel loro spazio dedicato. Il cantiere polacco Wave Catamarans esordisce a Genova con il Wave 60 (18,38 metri per 9,45) dal disegno particolare che realizza spazi inusuali per un 60 piedi, e Bali Catamarans presenta la sua nuova ammiraglia (foto in basso), il Bali 5.8 (17,65 metri per 9,06), con salone interno super finestrato.
    Due le novità dal francese CNB: il Saloon 60 (18,87 metri per 9,27) con murate di poppa abbattibili sull’acqua e il Lagoon 43 (13,92 metri per 7,69) che, grazie alla nuova forma degli scafi, offre volumi interni generosi e grandi cuccette in tutte le cabine.    

  • Conclusa la Coppa Italia 420 Unique di Crotone

    Conclusa la Coppa Italia 420 Unique di Crotone

    Come al solito l’ottima organizzazione, che il Club Velico è riuscito a mettere in campo, e le condizioni in mare alquanto difficili ma entusiasmanti, con un vento imponente, che ha soffiato da sud ovest con raffiche fino a 25 nodi, con tutte le dodici prove in programma disputate, hanno permesso di assistere, anche in questa occasione, ad una bella manifestazione velica, che ha messo alla prova, soprattutto sul piano tecnico e della preparazione atletica, tutta la flotta di 99 equipaggi formati da velisti più o meno esperti.

    E alla fine, dopo questi quattro intensi giorni di regate, ce l’ha fatta a portarsi a casa il podio più alto per la classifica overall e quello per la classifica U19 maschile/mixed l’equipaggio della Società Velica di Barcola e Grignano, formato da Bonifacio Vittorio e Lisa Vucetti, che non ha sbagliato nulla, rimanendo saldamente primo dalla giornata di apertura della I Tappa della Coppa Italia 420 Uniqua. Ottima anche la prova di Matteo Mioni e Noah Barbiero, sempre della Società Velica Barcola e Grignano, che chiudono al secondo posto overall e secondo U19 maschile/mixed, anche loro molto costanti e sempre secondi in tutta la regata.
    Terzo overall e terzo U19 maschile/mixed l’equipaggio Alessio Cindolo e Marco Dogliotti dello Yacht Club Italiano.
    Per la classifica U17 maschile/mixed, invece, chiudono primi Alessandro Ricci e Alberto Nardocci del Centro Velico 3V, seguiti da Edoardo Cavero e Nicolas Margaria del Circolo Vele Vernazzolesi e da Tristan Gardossi e Edoardo Finoia dello Yacht Club Adriaco.
    Per la classifica U15: primo l’equipaggio Bianca Del Bimbo-GianMarco Giovannelli ( Club Nautico Follonica), secondo Matteo Martinelli- Luigi Romanelli ( Circolo del Remo e della Vela Italia ), terzo Giulio Romani- Paolo Potenti (Circolo Velico Torre del Lago Puccini).
    Classifica femminile U19: primo posto assoluto a Margherita Pillan e Giulia Massari della Società Nautica Pietas Julia , secondo posto ad Elena Sofia Urti e Giulia Schultze del Centro Velico 3 V E e chiude il podio in terza posizione la coppia Greta De Santis e Emma La Cava del Centro Velico 3 V.
    Chiudiamo con la classifica femminile U17, che vede primo l’equipaggio di Ludovica Pastorini e Giulia Shanti Perini del Circolo Vele Vernazzolesi, in seconda posizione Viola Vianzone e Paola Correale dello Yacht Club Imperia, in terza Margherita Busato e Flavia Viscoli del Centro Velico 3V.
    Un lungo elenco di premiati, che dà merito alla costanza e alla forza che ognuno di loro ha dato per raggiungere l’obbiettivo del podio.
    Bravi tutti e bravi tutti quelli che, intorno e affianco a loro, a terra e soprattutto in mare, hanno permesso che tutta la manifestazione si svolgesse serenamente ed in piena sicurezza.

    Dal Club Velico Crotone, un grandissimo grazie agli sponsor

    Ed eccola la maglietta bianca per lo staff a terra e a mare della I Tappa della Coppa Italia 420 Uniqua! Dietro, oltre il main sponsor BPER BANCA, i nomi di tutte le altre aziende che ancora una volta hanno voluto sostenere il nostro sforzo organizzativo per la realizzazione di questa ennesima regata, che ci riporta alla ribalta nazionale non solo per quanto attiene gli sport velici, ma soprattutto per le eccellenze, le bellezze e le bontà della nostra terra. Per questo ringraziamo col cuore, oltre ovviamente la Bper, i nostri sponsor, OP Natura, Hotel Continental, British School, Anmic Riabilitazione, Librandi Wine, Graziani Francesco srl, Calabrisella, insieme ai tanti partner che ci hanno dato una mano per fare stare meglio i nostri equipaggi e gli accompagnatori con i loro straordinari e genuini prodotti, come Mulinum, Albani, Turrà, Cosec, Ristorante Porto Vecchio e Garden Centre per averci aiutato ad abbellire il nostro Porto!Senza di loro sarebbe molto difficile fare quello che facciamo, ma loro hanno capito, come lo abbiamo capito noi da quasi 12 anni, che solo insieme si arriva lontano.

  • Coppa Italia 420 Uniqua: oggi gran finale!

    Coppa Italia 420 Uniqua: oggi gran finale!

    Un condensato della Coppa Italia in pieno svolgimento nelle acque di Crotone. Dalla prima alla terza giornata di regate. Tanto sole, ma anche tanto vento con punte oltre i 30 nodi. Quella di Pasqua è cominciata abbastanza presto, già con condizioni meteo importanti. Oggi il gran finale!

    BPER 1 COPPA ITALIA 420 UNIQUA – DAY 3
    Una giornata di regate molto difficile quella di ieri a Crotone, nella I Tappa della Coppa Italia 420 Uniqua, cominciata abbastanza presto, già con condizioni meteo importanti.
    Un forte vento da sud ovest, che nella terza prova ha raggiunto anche i 20 nodi sotto raffica, ha impegnato tecnicamente gli equipaggi, che hanno dovuto dare il meglio di sé per tenere il vento, ma soprattutto per affrontare la discreta onda che ha complicato alquanto la gara. Il Comitato di Regata e l’intera organizzazione a mare del CVC sono riusciti a far andare tutto ottimamente, nonostante le evidenti difficoltà legate agli equipaggi più giovani, non abituati a queste condizioni meteo, rese impegnative soprattutto dalle raffiche di vento improvvise, che hanno causato il capovolgimento di parecchie barche.
    Tutto questo, dopo le tre prove effettuate, ha evidentemente provocato alcuni sconvolgimenti nella classifica overall, se si escludono gli equipaggi della Società Velica Barcola e Grignano, Bonifacio-Vucetti e Barbiero-Mioni, saldamente primo e secondo, sale al terzo posto la barca di Magnani -Magnani dello Yacht Club Adriaco, mentre al quarto e al quinto incalzano Pulito-Di Febo del Centro Velico 3V e Pillan-Massari della Società Nautica Pietas Julia. L’equipaggio rossoblu dei fratelli Sposato scende in tredicesima posizione, pagando le pesanti condizioni meteo. Ma ancora c’è domani (lunedì), ultimo giorno di prove. Il comitato ha previsto 4 prove. Le previsioni meteo ripropongono una situazione più o meno simile a quella di oggi e ancora tutto può succedere.

    BPER – 1 COPPA ITALIA 420 UNIQUA – DAY 2
    Il secondo giorno di prove dell’Italia Cup della Classe 420 è iniziato con tanto sole, ma anche un bel vento sostenuto da sud ovest, con punte di oltre 30 nodi, che ha convinto il Comitato di Regata a mantenere le imbarcazioni a terra per tutta la mattinata.


    Parte degli equipaggi più giovani e i loro allenatori, in effetti, sono stati piuttosto soddisfatti della decisione, in quanto le condizioni del mare erano alquanto impegnative anche per gli atleti più provetti. Ma… come dicono sempre noi al Club Velico – non sia mai detto che a Crotone un giorno passi senza aver effettuato almeno una prova! Ed, infatti, un po’ dopo le 15, calato di qualche nodo il vento, è stata issata la Delta sul pennone del circolo e le barche sono uscite in acqua. Due le prove che il Comitato di Regata ha fatto effettuare ad entrambe le flotte, facendole poi rientrare in porto, dove gli equipaggi sono stati accolti e supportati dall’eccellente staff a terra.
    La classifica per quanto riguarda il possibile podio resta invariata, con gli atleti della Società Barcola e Grignano che sono saldamente in prima e seconda posizione, mentre la terza è sempre nelle mani dei fratelli Sposato del CVC.
    A ridosso dei nostri portacolori le imbarcazioni di Lorenzo Centuori-Anastasia Mutti e di Margherita Pillan- Giulia Massari, entrambe della Società Nautica Pietas Julia.
    Ed oggi? Intanto le barche sono già in acqua per un’altra giornata di puro divertimento e… poi vedremo Eolo cosa ci regalerà!

    BPER – 1 COPPA ITALIA 420 UNIQUA – DAY 1
    Dopo la prima giornata della I Tappa della Coppa Italia 420 Uniqua con tre belle prove portate a termine per l’intera flotta di 99 imbarcazioni, si comincia a delineare la classifica che vede, per adesso, al comando due equipaggi della Società Barcola e Grignano, Vittorio Bonifacio- Lisa Vucetti e Noah Barbiero- Matteo Mioni, seguiti da quello del Club Velico Crotone, formato da Demetrio Sposato e Beatrice Sposato.

    Oggi le aspettative di tutti, soprattutto degli equipaggi a ridosso dei primi tre, sono rivolte al meteo, nella speranza di poter portare a casa altre tre prove, per cominciare a scartare quella peggiore e posizionarsi meglio in classifica.
    Ed effettivamente oggi le previsioni sembrerebbero regalarci una giornata di vento sostenuto da sud, molto rafficato, che si ritiene possa mettere alla prova tecnicamente i competitors, che si dovranno confrontare anche con un mare formato. Ma Crotone, come si sa, regala sempre il vento necessario a chi ha voglia di mettersi in gioco!

    Sinergia tra istituzioni ed associazioni
    La visita inaspettata di Vincenzo Voce, sindaco della città, alla base nautica del CVC, stamattina, ha dato forza alla collaborazione ormai storica, tra il Comune e il nostro circolo, soprattutto in occasione di grandi eventi velici, come quello che stiamo vivendo in questi giorni di festività pasquali.
    La presenza del primo cittadino e dell’assessore allo Sport Luca Bossi, ancora una volta, conferma che solo attraverso una reale sinergia tra istituzioni ed associazioni è possibile creare a Crotone quel modello di sviluppo necessario per la crescita economica e sociale del territorio. Un ringraziamento enorme anche all’Autorità Portuale nella persona del segretario generale Alessandro Guerri, anche lui sostenitore delle attività del Club.

  • Il Sailing Team del Politecnico di Torino spicca il volo (con i foil)!

    Il Sailing Team del Politecnico di Torino spicca il volo (con i foil)!

    Il gruppo velico del POLITO ha sperimentato un sistema innovativo e completamente automatico in grado di regolale il flap del foil principale attraverso un sensore ad ultrasuoni. Questo permette di aprire a nuovi orizzonti in termini di performance. Nel weekend appena trascorso a Dervio sono stati effettuati i primi test. È stato un successo! E i ragazzi, subito dopo il volo, esultano! Ecco foto, video e commenti in esclusiva per Vela Pratica.

    Il Sailing Team del Polito è composto da un gruppo di studenti appassionati di vela e con la voglia di innovare. Il focus principale negli ultimi anni è stato la realizzazione di barche con foil, in particolare classe Moth ed una nuova categoria di skiff con foil. Proprio sulla tipologia moth si concentra il loro nuovo progetto. Ecco cosa ci hanno raccontato i ragazzi del team subito dopo i primi test effettuati sul prototipo di Moth che hanno fatto “volare” sul lago di Como, durante una splendida giornata di sole accarezzata dalla Breva, il caratteristico vento che spira da Sud.

    Controllo di volo automatico
    L’idea – racconta Andrea, responsabile del progetto di controllo automatico – è di esplorare le possibilità di un sistema di controllo di volo completamente automatico. Lo standard prevede un sistema meccanico che attraverso degli ingranaggi regola il flap del foil principale attraverso l’inclinazione della wand, una bacchetta posizionata a pelo d’acqua nella parte prodiera della barca.
    L’obiettivo è stato quello di sostituire tale sistema con uno completamente elettronico. Questo nuovo prototipo prevede l’utilizzo di un sensore ad ultrasuoni posizionato a prua, che permette di campionare la distanza della prua rispetto alla superficie dell’acqua in ogni istante. Tale informazione viene quindi inviata al computer di bordo che le elabora e, attraverso un controllore a retroazione, permette di regolare il flap tramite un servo motore, per raggiungere e mantenere un’altezza target precedentemente selezionata.
    Nel weekend trascorso a Dervio sono stati effettuati i primi test. È stato un successo! E i ragazzi, subito dopo il volo, esultano! Il sistema è in grado di far decollare e stabilizzare l’imbarcazione all’altezza desiderata senza l’intervento del velista. Questo permette di aprire a nuovi orizzonti in termini di performance, data la possibilità di configurare il sistema in base alle condizioni e preferenze.

    Ecco il Team che ha partecipato ai test.
    Squadra Sistema di controllo
    Andrea Sillano
    Federico Zaro
    Lorenzo Barbati

    Squadra Velisti
    Giovanni Valentini
    Oytun Erdogan
    Deniz Ali Yenigun

  • In Basilicata per il Trofeo Megale Hellas

    In Basilicata per il Trofeo Megale Hellas

    Un altro fine settimana dedicato al Campionato Invernale di vela del Mar Ionio si è concluso! Una competizione che ha appassionato anche i delfini, ospiti speciali di questa seconda manche, organizzata dal Circolo Vela Argonauti e patrocinata dalla FIV. Il 27 e 28 aprile conosceremo i vincitori della XII edizione del Campionato Invernale di vela d’altura del mar Ionio-Trofeo Megale Hellas che si concluderà con la tappa costiera Porto degli argonauti-Taranto, valida per il Trofeo Taranto Argonauti Race-Regata dei Delfini.

    Riprende la XII Edizione del Campionato con le prime due prove della II Manche dopo l’annullamento delle regate di gennaio e febbraio per condizioni meteomarine avverse. Sabato 23 marzo al Porto degli Argonauti, dopo il briefing iniziale le imbarcazioni iscritte hanno disputato due prove su un percorso a bastone “bolina/poppa”. Vento di buona intensità caratterizzato da raffiche che hanno superato i 10 nodi. Per entrambe le prove, il podio della classifica con ordine di arrivo in tempo reale è stato occupato dall’imbarcazione ANLU’ di Antonio Ammendola (Circolo Vela Argonauti), seguita dall’imbarcazione SABIR di Giuseppe Nettis (Circolo Vela Argonauti) e dall’imbarcazione RAFFICA II armata da Vittorio Vercillo (Circolo Vela Ondabuena). La classifica con ordine di arrivo in tempo compensato ha visto guadagnare nella prima prova una posizione all’imbarcazione RAFFICA II e ben due posizioni nella seconda prova all’imbarcazione ZITTO Abayachting Sailing Team armata da Girolamo Capozza (Circolo Vela Azimut). Il podio aggiornato della prima prova in tempo compensato vede dunque classificarsi al primo posto l’imbarcazione ANLU’ di Antonio Ammendola (Circolo Vela Argonauti), seguita da RAFFICA II di Vittorio Vercillo (Circolo Vela Ondabuena) e da SABIR di Giuseppe Nettis (Circolo Vela Argonauti). Per la seconda prova, invece, il podio della classifica in ordine di arrivo in tempo compensato è formato dall’imbarcazione ANLU’ di Antonio Ammendola (Circolo Vela Argonauti), seguita da ZITTO Abayachting Sailing Team di Girolamo Capozza (Circolo Vela Azimut) e da RAFFICA II di Vittorio Vercillo (Circolo Vela Ondabuena).

    Domenica 24 marzo le prove previste in calendario sono state annullate a casa di forte vento con raffiche oltre i 30 nodi. Appuntamento dunque per le ultime due prove perviste per sabato 27 e domenica 28 aprile dove si svolgeranno due regate costiere lungo un percorso di circa 15 miglia su un unico campo di regata tra il Porto degli Argonauti e Taranto. La regata di domenica 28 aprile concorrerà anche per il Trofeo Taranto Argonauti Race – Regata dei Delfini giunto alla Sesta Edizione, manifestazione organizzata dal Circolo Vela Argonauti e dalla Sezione di Taranto della Lega Navale Italia, con il contributo di Porto degli Argonauti e Taranto Yacht e la collaborazione del circolo Vela Club Magna Grecia e del circolo Centro Velico Alto Jonio. L’appuntamento del Trofeo Taranto Argonauti Race – Regata dei Delfini, vedrà la partecipazione di imbarcazioni monoscafo e multiscafo suddivise nelle classi regata e veleggiata. Il programma inizierà sabato mattina 27 aprile alle ore 9.00 al Porto degli Argonauti con il briefing dei partecipanti alla regata e alle 9.30 il via della prima gara alla volta di Taranto. Sabato sera, al termine della prima prova, nella sede della Lega Navale Italiana di Taranto è previsto il briefing per la gara di domenica seguito da un rinfresco con la partecipazione di soci, skipper e armatori, in una serata all’insegna della convivialità condivisa dalla passione per il mare e per la vela.

    Domenica mattina alle ore 9.00 prenderà il via la seconda regata lungo il percorso inverso da Taranto verso il Porto degli Argonauti dove, a conclusione della prova, si svolgerà la cerimonia di premiazione seguita da un buffet per salutare tutti gli equipaggi e darsi appuntamento alla prossima edizione del Campionato.