Si è tenuta ieri nella prefettura di La Spezia una riunione del tavolo interventi per l’attuazione del “protocollo d’intesa per il contrasto a fenomeni di sfruttamento lavorativo e intermediazione illecita di manodopera nel settore della nautica da diporto”, firmato nel luglio 2021 dal prefetto Maria Luisa Inversini.
Partner dell’accordo, i presidenti di Confindustria-La Spezia, l’autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale, il capo dell’ispettorato territoriale del lavoro, i direttori dell’azienda sanitaria locale, della sede provinciale Inps, della direzione territoriale Inail e i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil.
La riunione è stata un’occasione per fare il punto sull’andamento della realizzazione degli obiettivi del patto, che mira a formare e informare i lavoratori – in particolare stranieri – sui loro diritti in tema di rapporti di lavoro, regolarità retributiva, contributiva e assicurativa e sicurezza attraverso l’attivazione di sportelli informativi.
Ad oggi, la locale sede di Confindustria ha aperto due sportelli nei cantieri Sanlorenzo e Baglietto. «Lavoriamo per accrescere le consapevolezze dei lavoratori-cittadini sulla via dell’integrazione» ha dichiarato il prefetto Inversini, sottolineando come questa esperienza potrebbe rappresentare un valido modello replicabile in altri territori. Fincantieri, in tal senso, durante la fase di elaborazione del nuovo contratto integrativo, ha aperto la strada a iniziative analoghe a quella spezzina.
Contestualmente, sono stati avviati corsi di formazione tenuti da mediatori culturali e dedicati agli operatori che, all’interno delle aziende appaltanti e appaltatrici, si occupano della gestione dei contratti e delle relative operazioni di verifica. Tali attività, finanziate dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione del ministero dell’Interno, vengono gestite dalla Scuola Edile spezzina.
I risultati raggiunti sono la dimostrazione del massimo impegno profuso dalla prefettura e dalle parti coinvolte per combattere il fenomeno dello sfruttamento lavorativo, distorsivo della concorrenza, e restituire il pieno rispetto della legalità nel comparto nautico spezzino, eccellenza del made in Italy.