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Infiltrazioni d’acqua: i controlli da fare e come intervenire

by Vela Pratica

Infiltrazioni d’acqua i controlli da fare e come intervenireÈ spiacevole alzare il pagliolato e trovare acqua sul fondo dello scafo. In questo caso, quindi, dobbiamo armarci di pazienza a fare un po’ di controlli.

Dobbiamo verificare la tenuta degli oblò, controllare l’impianto idraulico e i serbatoi, l’albero (se è passante) e, infine, verificare se si tratta di infiltrazioni di acqua dolce o salata.

Acqua dolce o salata?
L’unico modo per saperlo è assaggiarla. Se è dolce abbiamo escluso almeno la peggiore delle ipotesi, ovvero una falla. Non dobbiamo preoccuparci, quindi, ma dobbiamo comunque capire da dove arriva l’acqua.

Oblò e osteriggi
Se abbiamo appurato che non si tratta di acqua salata, sono la prima cosa che dobbiamo controllare. Magari li abbiamo lasciati aperti. Se, però, l’acqua si infiltra dalla guarnizione di battuta dell’oblò dobbiamo sostituzione della guarnizione. Se, invece, il passaggio avviene tra la cornice e la coperta dobbiamo smontare il punto luce per poi rimontarlo e sigillarlo.

Infiltrazioni d’acqua: i controlli da fare e come intervenire

Albero
Se l’albero è passante al suo interno si crea la condensa. Inoltre, dobbiamo considerare che alcuni alberi, in testa non sono protetti, quindi l’acqua piovana entra facilmente. Se troviamo acqua dolce in sentina e l’asciughiamo, ma dopo qualche giorno la troviamo di nuovo, molto probabilmente si tratta di condensa. L’albero in alluminio, infatti, soprattutto d’inverno è soggetto a forti escursioni termiche che causano, appunto, la condensa che si crea all’interno dell’albero.
Infiltrazioni d’acqua, come trovarle

Impianto idrico
Per verificare se è l’impianto idrico a ‘fare acqua’ proviamo a chiudere tutti i rubinetti. Se ci sono perdite, l’autoclave dà l’allarme. Se funziona a tratti il problema è l’impianto. L’autoclave si aziona solo per dare pressione, e se la pressione manca…

Infiltrazioni d’acqua, come trovarle

Serbatoi
Se si tratta di serbatoi in acciaio dobbiamo passare una mano sulle saldature, perché sono i punti che creano più problemi. Inoltre, è buona norma proteggere il serbatoio con gli anodi al fine di prevenire eventuali correnti galvaniche. Se il materiale dei contenitori è in Pvc dobbiamo distinguere quello morbido da quello rigido. Il punto più debole del primo tipo è il bocchettone e se ci sono perdite l’acqua di solito esce copiosa fino a svuotare completamente il serbatoio. Quelli di tipo rigido, invece, sono i migliori perché non hanno saldature e i bocchettoni fanno parte dello stampo (a differenza di quelli in acciaio).

In caso di perdita
A questo punto non rimane che individuare il punto esatto della perdita. Possiamo munirci di una torcia elettrica e seguire il percorso delle tubature con le mani asciutte e un tovagliolo. Dopo aver verificato le fascette dobbiamo controllare che i tubi non siano rovinati. Se siamo fortunati non dobbiamo scoperchiare tutto il pagliolato per individuare la crepa, ma se arriviamo al serbatoio e scopriamo che perde, meglio chiamare un tecnico. Se nonostante tutti i nostri tentativi, non riusciamo a determinare da dove perde l’impianto, asciughiamo la sentina sino a risalire il più possibile lungo le murate e spargiamo un velo di borotalco (per rimuoverlo munitevi di un aspirapolvere). La perdita d’acqua (per quanto piccola possa essere), lascerà un segno sul borotalco.

Acqua salata
Se, invece, quella che troviamo in sentina è acqua salata dobbiamo controllare il premistoppa dell’asse dell’elica. Se entra qualche goccia quando l’asse è in movimento è tutto nella norma, ma se ci accorgiamo che ci sono infiltrazioni anche con l’asse fermo bisogna stringere il premistoppa. In questo caso è meglio contattare a un tecnico.

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